APPLIED ECOVILLAGE LIVING: EMBRACING DIVERSITY- RESOCONTO DELLO SCAMBIO GIOVANILE IN SCOZIA

Racconto dell'esperienza vissuta dai partecipanti

Nelle prime due settimane di Marzo, dal 3 al 17, la storica Comunitá di Findhorn, in Scozia, ha aperto le porte al primo scambio giovanile finanziato dal programma Erasmus+.

gruppo 640x480 minGrazie a Maria Cooper e Graig Gibsone di Findhorn, che si sono dimostrati un’ottima squadra con la capacitá di guidare il gruppo anche durante i momenti difficili e di bassissima energia per via dell’influenza che ha colpito la maggioranza dei ragazzi, i 24 partecipanti provenienti da Italia, Regno Unito, Olanda e Spagna, hanno potuto vivere un’indimenticabile e intensa esperienza di comunitá temporanea.

Rive è stata organizzazione partner ed ha inviato 5 giovani italiani accompagnati da me, Nicoletta Benfatti, segretaria e referente Youth Exchanges del gruppo internazionale RIVE e in questo caso, Youth Leader del gruppo.

Questo progetto è il quarto realizzato dal gruppo YestoSustainability, https://yestosustainability.wordpress.com che vede coinvolti giovani europei che si incontrano mensilmente online per creare progetti legati alla sostenibilità negli ecovillaggi.

Il tema principale di questo scambio era quello di incoraggiare i ragazzi ad esplorare cosa l’ecovillaggio sta facendo per affrontare la crisi ecologica e sociale, con l’obiettivo di incrementare lo sviluppo personale, la cittadinanza attiva e l’occupazione giovanile.

Il programma ha approfondito molteplici temi interessanti e proposti da persone con diversi background che hanno arricchito molto la qualità dell'offerta.

Spaziando dai principi della Permacultura alle dinamiche di gruppo, dalla comunicazione all’economia locale, dai metodi decisionali utilizzati alle costruzioni ecologiche e dal sistema di riciclo delle acque grigie alla scoperta delle erbe utili in cucina e come medicamenti, le attività hanno ampiamente disegnato un quadro ricco di sfumature diverse e complesse collegate tra di loro da una relazione profonda tra l’essere umano e l’ambiente circostante.

Non meno importanti sono stati i momenti di condivisione delle attività comunitarie, svolte nei vari dipartimenti che compongono Findhorn, all’insegna del “love in action”, uno dei tre principi che stanno alla base della mission della Findhorn Foundation.gruppo cucina 640x426 min

Tutto questo, condito dai molti momenti creativi e gioiosi di chiacchierate, passeggiate sulla spiaggia e lungo il fiume, canti, balli, saune e bagni caldi, che hanno allietato lo spirito comunitario e rafforzato il valore unico dell’amicizia e dell’essenzialità.

NICOLETTA BENFATTI, Verona

Poter conoscere Findhorn, una delle più grandi e storiche comunità europee, e alcuni dei suoi abitanti, è stata una grandissima opportunità. Ho compreso veramente cosa significa ecovillaggio: un luogo in cui le persone vivono consapevolmente in armonia tra di loro e con l’ambiente, rispettandosi gli uni e gli altri con amore.

Il tutto scandito dal tempo naturale delle giornate e del tea-break!

Le giornate passate insieme ai ragazzi ad apprendere ancora nuove cose relative alla comunicazione, alla facilitazione, alla permacultura, e tanto altro, si alternavano ai momenti di balli scatenati, canti, risate, lacrime e condivisioni profonde di vissuto e desideri futuri.

Sono rientrata a casa con una profonda gratitudine per tutto ciò che ho ricevuto in dono dal gruppo e da quel piccolo angolo di paradiso, e tutte le sensazioni di allegria, gioia e serenità che ho percepito in quei giorni mi accompagneranno nei prossimi mesi nel mio lungo percorso di crescita personale continua verso la vita comunitaria.

SIMONE GRONDA, 22 anni, Biella

ortoLe mie aspettative sono state completamente stravolte in poco tempo e la realtá che ne è uscita alla fine mi ha riempito e soddisfatto pienamente.

L'esperienza è stata molto intensa per le numerose e coinvolgenti attivitá svolte e per l’uso continuo della lingua straniera che non ha fermato la mia curiosità.

Tutto il gruppo di ragazzi, nonostante la diversitá, ha coltivato un rapporto basato sull’ascolto profondo, il rispetto e la fiducia reciproca. I pasti condivisi e il tempo passato assieme raccontando le nostre vite e le nostre idee sono state attivitá molto importanti per stringere legami forti.

Torno a casa con un bagaglio arricchito di strumenti, esperienze e 23 fratelli e sorelle sparsi per l'Europa.

ALICE QUATTROCCHI, 27 anni, Ivrea

Per prima cosa ringrazio Nicoletta, per la sua presenza molto delicata, attenta e collaborativa, affine allo spirito del gruppo, che ha apportato equilibrio tra la partecipazione alle attività del gruppo e il lavoro di coordinamento.

Un altro ringraziamento va a Maria e Graig di Findhorn, che con la scelta del programma ben articolato con proposte varie e bilanciate tra parte teorica e parte pratica, hanno saputo infondere grande senso di fiducia, libertà e rispetto sia al gruppo, sia alle singole persone.

barcaEntrare a Findhorn è stato come un sogno divenuto realtà. Nel mio immaginario era un luogo irraggiungibile per la sua aurea così spirituale e legato ad una storicità imponente. Invece siamo stati accolti con grande armonia ed è stato meraviglioso scoprire tutte le sfaccettature di diversità e complementarità presenti tra lusso e semplicità, organizzazione e spontaneità, spiritualità e corporeità, lavoro e divertimento, ben amalgamati in una atmosfera di rispetto e attenzione verso se stessi e l'altro.

Findhorn è per me ora un luogo di sperimentazione dove ognuno è invitato ad avviare una profonda riflessione su se stessi in connessione con gli altri e con gli angeli che ci accompagnano. Dà la possibilità di esplorare internamente i propri stati d'animo, accolto da un'armonia fatta di decisioni e prassi ben consolidate che lasciano tuttavia ancora ampio spazio all'ingresso di nuovi elementi in continua definizione.

Per riassumere: fantastico!

PAOLO PANI, 25 anni, Bergamo

cluny hill 640x480 minUn’esperienza davvero arricchente!

Ho molto apprezzato la scelta di passare la prima settimana a Cluny Hill, l’antico albergo tipico scozzese ristrutturato negli anni ‘70, in cui vivono i 40 membri della Findhorn Foundation che gestiscono la struttura e tutte le attività e i corsi destinate agli esterni, dove la convivenza stretta e continuativa tra noi ragazzi, ha permesso al gruppo di amalgamarsi creando coesione e fiducia reciproca, caratteristiche fondamentali per proseguire uniti nella seconda settimana alla scoperta del Park, l’altra sede della Findhorn Foundation, dove vivono la maggior parte dei membri della comunità, circa 400.

Programma molto intenso e ricco di momenti formativi, sia pratici che teorici: si è passati dal raccogliere patate e pacciamare il terreno dell'orto, ad arricchenti seminari che spaziavano dalla comunicazione empatica fino alle diverse metodologie decisionali in comunità intenzionali.

La sera ci si divideva spontaneamente in gruppi in base alle varie affinità caratteriali, e si trascorrevano momenti di forte condivisione emozionale basate sull'ascolto senza giudizio.

Osservare e vivere Findhorn, una comunità con centinaia di membri residenti al suo interno, mi ha permesso di esplorare quali dinamiche si vanno a innescare in progettualità residenziali intenzioni con un elevato numero di persone e di aumentare quindi la mia consapevolezza generale sulla scelta di vita comunitaria.

GABRIELE MECACCI, 28 anni, Cerveteri

Le due settimane a Findhorn sono difficili da spiegare a parole, poiché al di là di tutte le attività svolte, sempre molto interessanti e arricchenti per l'animo, la mente e il corpo, l'esperienza più bella è stata condividere il tutto con gli altri partecipanti.

ortoTra di noi si era creata un'armonia che poche volte in vita mia ho potuto esperire, e in passato ho avuto a che fare con moltissimi gruppi di vario tipo, ma mai ho vissuto una tale connessione. Abbiamo passato notti intere a chiacchierare sfidando il sonno e la stanchezza, condividendo più possibile sogni e desideri, paure e debolezze, intimità, emozioni e segreti inconfessabili, senza aver mai percepito un solo pensiero giudicante o una sola parola di critica. L'ascolto era sempre silenzioso e rispettoso, ogni tanto qualcuno poneva educate domande al fine di invitare un proseguimento nella condivisione ma niente più. Ho potuto realmente sperimentare cosa significa ascoltare l'altro profondamente, e cosa significa ricevere lo stesso trattamento da un gruppo intero, ed è stata una esperienza che mi ha cambiato drasticamente.

La speranza di reale pace nelle dinamiche di gruppo non è più un’illusione ma una realtà che ho potuto toccare con mano. Ora ne conosco l'esistenza, la reale applicabilità, ed è mio diretto interesse impegnarmi per replicare tale processo nei gruppi che frequenterò in futuro.

Il sogno di sperimentare una comunicazione cristallina e pulita, limpida, estremamente rispettosa, seppur diretta e senza fronzoli, è diventato realtà, e ne sono infinitamente grato.

MATTIAS SCHWEITZER, 24 anni, Bolzano

Descrivere l'esperienza a parole è difficilissimo.

Vivere la comunità di Findhorn è un'esperienza fortissima. Il luogo e le persone che ci vivono hanno una enorme energia che ho percepito immediatamente. I boschi, le spiagge di ciottoli vuote e i paesini di pescatori scozzesi mi hanno lasciato uno splendido ricordo nel cuore.

foto finale di gruppo 640x480 minHo trovato profondamente interessanti e efficaci i workshop di comunicazione, leadership e decision making process. Ho apprezzato tutte le attività divertenti e rilassanti per il tempo libero: i cori, le meditazioni, i bagni nella hot-tab e nella sauna, e soprattutto i bagni nel gelido fiume di Findhorn, i balli tradizionali scozzesi e tutte le attività di condivisione dei saperi del gruppo.

Ma la vera ricchezza dello scambio è stata la coesione che si è formata tra il gruppo. Il gruppo supportava i singoli e condivideva le proprie abilità e conoscenze tra tutti, i singoli si sentivano protetti e si aprivano al gruppo e i bisogni, i desideri e i sogni di ciascuno venivano ascoltati e rispettati. Chissà se un giorno nascerà qualche progetto concreto…

 

E mentre anche il quarto progetto di Scambio Giovanile si è concluso in Scozia, il quinto sta per iniziare in Spagna, a Madrid presso la comunità di Valdepielagos.

Ma le notizie non sono finite, perchè il gruppo Yes to sustainability, sta proseguendo il proprio cammino verso la creazione di un progetto ancora più complesso, che prevede la  realizzazione di tre importanti progetti per il 2019.

Se volete saperne di più tenete d’occhio il sito https://yestosustainability.wordpress.com e iscrivetevi al gruppo facebook.

 Ma soprattutto non dimenticate di dare un’occhiata al nostro sito RIVE, pagina internazionale, per scoprire dove saranno i prossimi Scambi giovanili in ITALIA!

 

Love in action!

Aho!

Nicoletta

erasmus+, youth exchange, resoconto scambio giovanile

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