Ca' dei Dodo

Ecovillaggio in costruzione
Località Campoli, 54026 Mulazzo (MS)
Referente: Francesca, 3490982525 (scrivetemi prima di chiamare!), Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Pagine social: http://sogniesintomi.altervista.org/cadeidodo/
Visione:
Ca' dei Dodo ricerca nuovi equilibri sociali, ecologici ed economici per la persona e le comunità. Si propone di riscoprire e recuperare la bellezza del territorio e di chi lo vive.
Descrizione:
Chi siamo: 5 adulti tra i 33 e i 36 anni
Cosa facciamo (parole chiave): Condivisione vita quotidiana, ricerca di organizzazione a leadership diffusa, di equilibrio tra solidarietà e responsabilità individuale, attenzione a tematiche ambientali, contatto con la natura, auto-produzione (orto, composte), api, bambù, sviluppo di comunità, connessione/creazione di reti locali, anticapitalismo.
A che punto siamo? All'inizio, ci siamo trasferiti da due anni e mezzo, siamo ancora in formazione (con pro e contro)
IL BORGO
Adagiato sulle colline della Lunigiana, in una valle parallela alla valle del Magra, a dieci minuti dalla stazione del treno più vicina, e venti minuti dall'ingresso in autostrada, il borgo si affaccia su colline ammantate di castagni e robinie, e una meravigliosa vista sulle Alpi Apuane, che col Sagro e il Pizzo d'Uccello definiscono l'orizzonte più lontano. Non accessibile in auto ma solo con piccoli mezzi, questo può sì essere una scomodità, o un valore aggiunto per chi abbia il piacere di viverne le strade.
Il borgo nasce con una vocazione agricola. I muretti a secco che si incontrano nel giovane bosco che lo circonda riportano i segni delle vigne e dei terrazzamenti, e questo racconto riemerge anche negli scambi con gli antichi residenti.
Fino agli anni Sessanta in questo borgo abitavano decine di persone… adesso siamo in otto (noi e i bimbi), solo un'altra coppia di vicini "quasi stabili", qualche seconda casa, e pochi altri che continuano a mantenere le vigne e gli ulivi salendo dai paesi in fondovalle.
Il resto del borgo è sostanzialmente abbandonato, molte case (di piccola e media dimensione) sono in vendita, alcune sono ruderi, altre richiedono alcuni interventi, strutturali e non a seconda dei casi. Per noi, questo rappresenta un patrimonio di cui prendersi cura, e allo stesso tempo un'opportunità per accogliere altre persone: un villaggio è formato da ben più di otto persone!
Altre informazioni:
Ca' dei Dodo cerca nuove persone!
COSA ASPETTARSI...
Chi volesse aggiungersi a noi troverebbe davanti a sé un gruppo di persone che trascorrono parte del loro tempo insieme, in alcuni casi convivono, e comunque condividono una casa in cui mangiare insieme (quasi tutti i pranzi, e alcune cene, come si preferisce), un sistema di turni per la cura degli spazi e per i lavori di casa più in generale, ecc.
La nostra struttura è orizzontale e basata su incontri (che chiamiamo "cerchi") di diverso tipo, dall'organizzazione settimanale pratica alle decisioni più importanti, dal periodico "check-up" emozionale alla definizione della visione futura del nostro progetto. Abbiamo alcune attività condivise, come la gestione dell'orto, del pollaio, la preparazione di marmellate e altri trasformati (e tutto ciò che ne consegue, dalla liberazione degli alberi alla potatura e alla raccolta
della frutta). Alcune attività sono gestite da persone specifiche ma desiderose di supporto, come l'apicoltura, la gestione di bambuseti e la facilitazione/sviluppo di comunità.
Sul piano economico stiamo sperimentando più forme, dalla condivisione del reddito ad un contributo calcolato sulle spese comuni, alla ricerca di una soluzione confortevole per tutte/i in termini di tempo investito e soldi. Pensiamo ad ogni modo che il mutuo supporto sia importante, anche da un punto di vista economico, per cui siamo disponibili ad immaginare forme di condivisione del reddito tra persone che abbiano una visione e una progettualità comune. Crediamo infatti che un gruppo che garantisca all'individuo una sicurezza rispetto ad alcuni suoi bisogni (la casa, il cibo, le spese mediche e non solo) possa permettere la nascita di attività interne con ricadute economiche o di autoproduzione.
Tutti questi livelli di condivisione (dello spazio abitativo, economico, del tempo, del lavoro…) sono in costruzione e mutamento, alla ricerca di un equilibrio comodo, e anche di soluzioni differenziate a seconda dei bisogni.
Abbiamo una bozza di manifesto che riassume alcuni aspetti per noi importanti, che vogliamo arrivare a coniugare con il piano concreto della vita di tutti i giorni.
LA NOSTRA PROPOSTA DI OSPITALITÀ
Ogni persona ha una concezione diversa ed intima di cosa significhi "casa", e noi immaginiamo che in un borgo come questo chi decida di fermarsi possa trovare un modo per soddisfare i suoi bisogni abitativi, acquistando o affittando case, o ristrutturando ruderi.
Noi abbiamo affittato quattro case, tre di piccole o medie dimensioni interne al borgo, una grande poco distante. Grazie a questi spazi vorremmo dare l'opportunità a chi è interessato ad aggiungersi al progetto di venire a vivere qui.
Tutte le case sono riscaldate con stufe a legna. Sparse per il borgo ci sono una manciata di scantinati e bugigattoli ad oggi destinati a piccole falegnamerie, magazzini degli attrezzi, legnaie, ecc.
Al momento l'opzione più semplice è il coinquilinaggio, in una delle tante configurazioni possibili (noi stesse/i siamo in cambiamento). Una delle case si presta anche ad essere "indipendente".
In futuro, quando la sistemazione sarà più definitiva, qualcuna/o del gruppo vorrebbe vivere in una casa a sé stante, qualche altra persona invece è in cerca di coinquiline o coinquilini, con cui condividere uno spazio e una visione dell'abitare… ogni cosa è possibile!
CHI CERCHIAMO / CHI NON CERCHIAMO?
Cerchiamo persone:
… che abbiano voglia di mettersi in gioco come co-fondatrici dell'ecovillaggio; con un progetto in testa da realizzare che non riescono a portare avanti nella vita in città/attuale o che abbiano voglia di lavorare a un progetto in costruzione; disposte a decidere insieme, a cercare modalità per una leadership diffusa; a riunirsi e parlare, anche con strumenti di facilitazione; solidali, curiose, aperte alle diversità, responsabili; sia vaccinate che non vaccinate (senza estremismi); che sappiano come sbarcare il lunario (che non si vive per lavorare, ma ogni tanto lavorare si deve pure), con la testa sulle spalle ;-)
… a cui piaccia coltivare/raccogliere, fare composte, liberare dai rovi, fare cose pratiche, progettare, facilitare, ragionare, suonare, ballare, cucinare, fare il pane, lavorare nel bosco, arrampicarsi sugli alberi, giocare, fare progetti con il bambù, tagliare la legna, accendere la stufa, spazzare per terra, lavarsi i denti, etc. e tutte le altre cose che non ci sono venute in mente ma che forse ci piacerebbe imparare.
Potrebbero non trovarsi a proprio agio persone:
… individualiste (solo centrate su sé stesse), centrate solo sulla parte spirituale, non disposte ad accettare una dieta onnivora da parte delle altre persone della comunità, scansafatiche, così affezionate ai propri "mostri" da non volerli affrontare, disposte a fare solo quello che piace a loro, autoritarie.
… E ADESSO SCRIVICI!
C'è qualcosa che ti ha smosso? Vorresti entrare in contatto con noi?
Scrivici!
Il primo passaggio sarà una chiamata/videochiamata e una mail di conoscenza con qualcuna/o di noi (o un incontro di persona, se sei in zona!). Nel caso ci sia un'iniziale sintonia, l'idea è trascorrere insieme un po' di giorni per un paio di volte (una settimana con uno stacco e poi un'altra settimana o tre/quattro fine settimana) per capire se c'è abbastanza affinità per intraprendere insieme i passi successivi (dal trasferimento all'ingresso graduale nel progetto), o salutarci se
capiamo d'essere su strade differenti ;-)
Sulla "logistica" di tutto ciò… potremo confrontarci insieme!